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Rewrite SEO queste sconosciute

Parliamo Oggi di una problematica legata a quello che, ormai da qualche anno, è diventato un MUST per chi ha un sito internet e ha attivato una o più strategie di web marketing e ADS.

L’audit SEO

Tipicamente questa è una operazione che viene svolta da Professionisti esperti incaricati dal committente o, attraverso uno o più strumenti, dal webmaster o chi per lui si occupa del sito stesso e della sua diffusione sul Web.

Serve sostanzialmente a capire se, il sito in questione, ha degli errori di indicizzazione che potrebbero essere penalizzanti, come pagine inesistenti perchè dismesse ma presenti nella lista delle URL indicizzate dai motori di ricerca, ad esempio.

Con l’operazione di Audit, in sostanza, si controlla e si ottimizza la risposta del nostro sito alle indagini dei crawlers per agevolarne l’indicizzazione e il posizionamento nelle ricerche. (Search Engine Optimization)

Come Intervenire per correggere gli errori

E’ possibile correggere gli errori emersi dall’Audit, redirigendo o riscrivendo le URL che vanno in errore attraverso l’utilizzo di plugin (se utilizziamo un CMS come WordPress o Prestashop), o inserendo le direttive direttamente nella configurazione del Web Server che provvederà ad eseguirle in modo decisamente più efficente.

Tipicamente buona parte dei siti di piccola e media entità sono ospitati su Hosting Condivisi, la maggior parte dei quali serve i propri contenuti attraverso il server Apache. Questo rende molto semplice intervenire sulla configurazione del server web editando un file speciale chiamato .htaccess nel quale possono essere indicate le direttive da eseguire. Metodo questo, semplice ed efficace ma che ci obbliga a compromessi di performance e sicurezza di cui parlemo in seguito.

NGINX Il Web Server senza compromessi

Come i nostri Clienti e i nostri lettori più appassionati già sanno, Artglobal si è concentrata negli anni per fornire infrastrutture performanti e sicure e per questo abbiamo deciso di sostituire il vecchio e incrollabile Apache con Nginx.

Questa scelta, che potrebbe sembrare in controtendenza, è stata dettata dal fatto che, sulle nostre infrastrutture, non esistono clienti di serie B, a tutti, dal piccolo hosting condiviso alla più complessa infrastruttura, garantiamo uguali standard di tecnologia, professionalità e sicurezza.

Infatti, grazie alla sua struttura snella ed efficace Nginx è in grado di servire i contenuti richiesti in modo più efficace e veloce di Apache.

Però…. c’è sempre un però…

Come abbiamo detto Apache ci mette a disposizione il file .htaccess per rendere semplice le modifiche alle configurazioni del web server ma allo stesso tempo, un attaccante che riuscisse a penetrare nel sito potrebbe, attraverso la scrittura dello stesso .htaccess, arrivare a modificare a suo piacimento il comportamento del web server.

Nginx, dal canto suo, non utilizza i files .htaccess ed è quindi intrinsecamente più protetto ma ci costringe ad inserire le nostre modifiche o correzioni nel file di configurazione. Per lo stesso motivo, alcuni plugin (che scrivono su .htaccess) potrebbero non funzionare.

Questa scelta ci porta a dover avere conoscenze più specifiche di ciò che stiamo mettendo in atto e a migliorare attenzione e competenza, aumentando di fatto la sicurezza del nostro sito oltre che la velocità della sua risposta alle richieste.

Qual’è la soluzione per salvare capra e cavoli?

Per attuare le modifiche richieste, come abbiamo detto, dobbiamo tradurre le rewrite, che avremmo inserito nell’htaccess, nel formato accettato da Nginx, inserirle nel file di configurazione e applicare le modifiche eseguendo il reload. In questo modo potremmo evitare l’uso di plugin che inducono carico e, se mal configurati, procurare dei veri e propri disastri rendendo irraggiungibile il nostro sito. Ottenendo così un server ben configurato, performante e sicuro.

Se io non sono un sistemista ma un operatore SEO ?

Rivolgiti all’assistenza Artglobal saremo lieti di occuparci dell’applicazione delle regole di rewrite sul tuo Nginx.

Se voglio saperne di più?

Continua a seguire il nostro Blog presto seguiranno articoli più tecnici sull’argomento

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